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Fiat G.91

  • Domenica, 21 Luglio 2024 21:00
  • Scritto da

Informazioni generali

Il Fiat G.91 era un cacciabombardiere-ricognitore monomotore a getto ed ala a freccia progettato dall'ing. Giuseppe Gabrielli e prodotto dall'azienda italiana Fiat Aviazione. Fu il vincitore del concorso della NATO per la produzione di un nuovo aereo leggero da supporto tattico. Utilizzato principalmente dall'Aeronautica Militare Italiana e Luftwaffe tedesca, in Italia è noto anche per essere stato a lungo il velivolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale Frecce Tricolori. Venne utilizzato, in misura minore, anche dalla Força Aerea Portuguesa. Rimase in produzione per 19 anni e ne vennero costruiti 756 esemplari.

Progettato in risposta al concorso per una macchina d'attacco e appoggio tattico indetto dalla NATO nel dicembre del 1953, era dotato di buona velocità ed era in grado di trasportare carichi subalari per circa 450 kg. La FIAT decise di basare il progetto (in scala ridotta) su quello dell'americano F-86K Sabre e la somiglianza che ne derivò valse al G.91 il nomignolo di “Piccolo Sabre”. Il prototipo venne portato in volo per la prima volta il 9 agosto 1956 sull'aeroporto di Torino-Caselle. Nel gennaio 1958 l’aereo venne dichiarato ufficialmente vincitore del concorso NATO e gli esemplari di preserie equipaggiarono dall’agosto dello stesso anno, il 103° Gruppo.

In Italia il G.91 venne assegnato oltre al 103° Gruppo, anche al 14° Gruppo. Il 13° Gruppo inquadrato nel 32° Stormo, ricevette per breve tempo questo “Caccia Tattico Leggero” nella versione “R-1” dotata di nuovo musetto dotato di tre macchine fotografiche per ricognizione aerea, musetto squadrato e successivamente seggiolino Martin Baker con capacità “Zero-Zero”, l’adozione del quale portò alla riprogettazione e sostituzione del tettuccio. Nel 1963 la Pattuglia Acrobatica Nazionale (PAN) Frecce Tricolori ricevette, in sostituzione dei precedenti F-86E Sabre, i G.91 di preserie che vennero alleggeriti (privati della dotazione bellica) e dotati di generatore di fumi.

L'ultimo volo di un G.91 (nella versione R) avvenne nel 1992 con una cerimonia presso l'aeroporto di Treviso-Sant'Angelo mentre qualche anno dopo, nel 1995, gli ultimi esemplari biposto (G.91T) vennero definitivamente radiati dai ranghi dell’Aeronautica Militare Italiana chiudendo una carriera più che trentennale.

Lunghezza 10,29 mt.

Apertura alare 8,56 mt.

Altezza 4,00 mt.

Superfice alare 16,46 mt.

Peso a vuoto 3100 kg.

Peso max. al decollo 5500 kg.

Velocita’ max. 1075 kmh

Tangenza 13260 mt.

Autonomia 1150 km.

 

Storia dell’esemplare G91PAN MM6264 Preserie NC.30

Finito di assemblare presso la FIAT Aviazione di Torino Caselle il 12 giugno 1958, viene consegnato all’Aeronautica Militare Italiana il 15 dicembre 1958 entrando in servizio nel 1959 (con gli iniziali “codici di carrozzella” “5-264”) presso il 103° Gruppo della 5a Aerobrigata. Nel 1961 viene trasferito al 14° Gruppo della 2a Aerobrigata come “2-64” per acquisire, a seguito del passaggio da 2a Aerobrigata a 2° Stormo, i codici “2-26”. Poiché velivolo di Preserie, venne selezionato per le esigenze della Pattuglia Acrobatica Nazionale e successivamente modificato nella versione PAN (disarmato e con impianti fumogeni). Entrò in servizio con le Frecce Tricolori / 313° Gruppo Addestramento Acrobatico presso l’Aeroporto militare di Rivolto (UD) il 26 giugno 1966 come “Pony 2” (numero “2” sulla deriva) che mantenne fino al 1968, per poi diventare “Pony 1” (Capoformazione) fino al 28 giugno 1970. Nel 1971 è prima “16” poi “Pony 6” -dal 1972 fino all’agosto 1976- pilotato dall’allora Cap. Massimo Montanari. Dal 15 giugno 1976 al 5 agosto 1979 continua a volare con le Frecce Tricolori ma con periodi senza numero o sporadicamente come “16”. Dal 12 luglio 1980 torna ad essere “Pony 6” e viene nuovamente assegnato al Magg. Massimo Montanari, fino al 21 settembre 1980. Gli ultimi mesi in servizio con le Frecce Tricolori vola come “Pony 7” fino al momento della cessione al 2° Stormo il 6 novembre 1981. L’Aeronautica Militare, a suggellare il legame con il Comune di Carpi ed il locale Aeroclub, dona la MM 6264 al locale aeroporto emiliano-romagnolo, per terminale la sua carriera come “Gate Guardian”.

Con comodato gratuito trentennale, il velivolo viene ceduto dal Comune di Carpi al Primo Club Frecce Tricolori di Pieve di Soligo che, in data 15 marzo 2013 (e rappresentato dal Pres. Remigio Villanova, il Consigliere Giovanni Fornasier, il Socio Gen. Gianfranco Da Forno ed il Lgt. Roberto Bassi) procede all’acquisizione, smontaggio e trasporto del velivolo dall’Aeroporto di Carpi a Pieve di Soligo dove viene finito di restaurare nell’agosto 2014. Il velivolo è stato richiesto in numerose manifestazioni (tra le quali i 55 anni delle Frecce Tricolori a Rivolto) e dall'aprile 2018 è stabilmente ospitato presso la Fondazione Jonathan.

 

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Se.5A

  • Domenica, 21 Luglio 2024 20:55
  • Scritto da

Informazioni generali

Il biplano Monomotore fu uno dei più celebri caccia inglesi della Prima guerra mondiale progettato da H.W. Folland, fece il primo volo il 22 novembre 1916. Era armato con due mitragliatrici e propulso da un motore Hispano Suiza 8b (sostituito in alcuni casi dal Wolseley Viper W.4a V8 raffredato a liquido da 200 cv.). Schierato sul fronte francese a partire dall’aprile 1917, fu utilizzato 30 squadroni britannici e da assi quali William Bishop (72 vittorie), Edward Mannock (61) e Anthony Beauchamp Proctor (54). Fu prodotto in 5.205 esemplari, quasi tutti nella versione migliorata SE.5A.

Nel 1969 i canadesi Dan McGowan e “Gogi” Goguillot ne progettarono una versione in scala 7/8 adatta alla costruzione amatoriale con motori da 65 a 125 CV. Il prototipo volò nel 1970. Nell’arco di circa 20 anni la Replica Plans vendette circa 120 serie di disegni dell’aereo, soprattutto in Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Nuova Zelanda.

Lunghezza 6,38 mt.

Apertura alare 8,11 mt.

Altezza 2,89 mt.

Superfice alare 22,67 mt.

Peso a vuoto 639 kg.

Peso max. al decollo 902 kg.

Velocita’ max. 222 kmh

Tangenza 5185 mt.

Autonomia 480 km.

 

Storia dell’esemplare I-IOIA

L’I-IOIA è l’unico SE.5A in Italia. È stato costruito da Mario Pozzini con 5.500 ore di lavoro nell’arco di 14 anni, utilizzando i disegni Replica Plans acquistati nel 1984. È dotato di motore Lycoming O-290D2B da 140 CV. Ha effettuato il primo volo il 19 novembre 1998.

La qualità della realizzazione fu premiata nel 1999 con il Trofeo Rotondi del Club Aviazione Popolare quale miglior costruzione amatoriale in Italia.  Porta la livrea verde scuro del Royal Flying Corps, predecessore della Royal Air Force, con il codice individuale P a indicare il costruttore. La Fondazione lo ha acquisito nel 2013 grazie a una importante donazione di Ernesto Looser, integrata da ulteriori contributi da parte di amici della Fondazione.

 

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Fokker Eindecker

  • Domenica, 21 Luglio 2024 20:48
  • Scritto da

Informazioni generali

I Fokker “Eindecker” sono una famiglia di aerei da caccia monoplani (Eindecker significa appunto "monoplano" in tedesco) progettati dall'olandese Anthony Fokker.

Ciò che lo rese famoso fu il primo dispositivo di sincronizzazione delle mitragliatrici: permetteva al pilota di sparare attraverso le pale dell'elica senza danneggiarla. Grazie a questa capacità, questi velivoli potevano essere definiti come i primi caccia della storia. Inizialmente concepiti come ricognitori ( Fokker M.5 ) si evolvettero come caccia e quando adottarono questa nuova invenzione divennero macchine micidiali. L'innovazione inoltre fu introdotta quando gli aerei inglesi e francesi erano ancora relativamente poco difesi, rendendoli quindi dei facili bersagli: l'elevato numero di perdite gettò nel panico i comandi alleati e fece guadagnare ai Fokker il soprannome Scourge, "flagello". Molti degli Assi tedeschi conquistarono la loro fama a bordo di questi aerei, come ad esempio Max Immelmann.

La supremazia ebbe termine nei primi mesi del 1916, con l'entrata in servizio dei nuovi Nieuport francesi, degli Airco DH.2 e Royal Aircraft Factory F.E.2 britannici, che ristabilirono l'equilibrio delle forze in campo. Durante la Prima Guerra Mondiale ha combattuto nella zona nord orientale.

Lunghezza 7,20 mt.

Apertura alare 9,52 mt.

Altezza 2,89 mt.

Superfice alare 15,40 mq.

Peso a vuoto 357 kg.

Peso max. al decollo 610 kg.

Velocita’ max. 140 kmh

Tangenza 3050 mt.

Autonomia 1,30 ore

 

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Sopwith Camel

  • Domenica, 21 Luglio 2024 20:34
  • Scritto da

Informazioni generali

Il biplano SOPWITH CAMEL è un caccia inglese molto famoso utilizzato durante la prima Guerra Mondiale, sia sul fronte Francese che Italiano, costruito totalmente in legno e rivestito in tela aveva doti di maneggevolezza se pilotato da piloti molto esperti, montava un motore stellare Clerget-Blin 9B DA 130 cv. questo motore stellare aveva una coppia giroscopica che permetteva di virare rapidamente a sinistra ma era molto difficoltoso nelle virate a destra.

Ne sono stati costruiti oltre 5000 esemplari tutti dotati di mitragliatrici sincronizzate tipo Vickers da 7,7 mm.

Lunghezza 5,71 mt.

Apertura alare 8,53 mt.

Altezza 2,59 mt.

Superfice alare 21,46 mq.

Peso a vuoto 420 kg.

Peso max. al decollo 660 kg.

Velocita’ max. 185 kmh

Tangenza 6400 mt.

Autonomia 480 km.

 

Storia dell’esemplare 

L’esemplare ricostruito dalla Fondazione Jonathan Collection riproduce l’aereo del giovane pilota Canadese Gordon Mc Lean che ha combattuto sul Montello e venne colpito dopo la sua quarta missione.

La costruzione, da disegni originali, ha richiesto oltre 5000 ore di lavoro ed è iniziata il 20 giugno 2017, terminata a settembre 2018 ed il primo volo è avvenuto il 4 ottobre 2018. Al momento l’esemplare è in attesa di rimotorizzazione e manutenzione.

 

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CALENDARIO 2024 In evidenza

  • Martedì, 12 Dicembre 2023 21:59

Sono disponibili al Campo di Volo Jonathan i CALENDARI 2024!

25° FRANCESCO BARACCA DAY In evidenza

  • Sabato, 22 Aprile 2023 13:14

25 GIUGNO 2023 - Nervesa della Battaglia - Campo d'Aviazione Francesco Baracca

Il BARACCA DAY, il tradizionale raduno di piloti che partecipano con il loro velivolo alla celebrazione dell'anniversario della morte dell'ASSO DEGLI M.O.V.M. Maggiore Francesco Baracca, colpito il 19 giugno del 1918 a Nervesa della Battaglia, nel corso della Battaglia del Solstizio. Il raduno vuole essere un omaggio al valoroso Pilota che ha combattuto durante la I° Guerra Mondiale e fu colpito da terra dopo aver raggiunto la 34° vittoria. L'omaggio che viene fatto all'Eroe è un sorvolo sopra il Sacello che lo ricorda, sia al mattino nella cerimonia ufficiale organizzata dal Comune di Nervesa ed al quale partecipano solo gli aerei della Jonathan Collection e nel pomeriggio, dove partecipano al sorvolo tutti gli aerei intervenuti al raduno.

Prossimamente tutti i dettagli.

VISITA SCUOLA ALLA FONDAZIONE JONATHAN COLLECTION In evidenza

  • Mercoledì, 08 Maggio 2019 17:28

 

CONTRIBUTI DALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

  • Venerdì, 15 Febbraio 2019 16:32

 

  • 5 PER MILLE: €  4.053,97

____________________________________________

  • REGIONE VENETO  €  2.300,00

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RACCOLTA FONDI PRO ALLUVIONE In evidenza

  • Sabato, 05 Gennaio 2019 11:34

Domenica 13 gennaio 2019 dalle ore 15.00 in poi al Campo di volo Francesco Baracca sarà possibile acquistare ad offerta libera il Calendario 2019 del BIPLANO CLUB D'ITALIA. Il ricavato sarà devoluto alla Fondazione Jonathan Collection per i danni dell'alluvione del 30 ottobre. Nell'occasione ci sarà un' esibizione degli aerei della collezione.  

 

 

A CHI LA VITTORIA In evidenza

  • Giovedì, 11 Ottobre 2018 04:37

Venerdì 26 ottobre 2018 ore 20.45 c/o Aviosuperficie Francesco Baracca a Nervesa della Battaglia, rappresentazione teatrale dal titolo "A chi la vittoria" di Andrea Fontanelli.

 

 

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